GINOCCHIO: PROTESI MONOCOMPARTIMENTALI, QUALITÀ DI VITA E ATTIVITÀ SPORTIVA

Tecniche chirurgiche di chirurgia ortopedica mininvasiva

23 marzo 2018

Abano Terme (PD) Centro Congressi Hotel Alexander

 

La gestione della gonartrosi monocompartimentale deve essere calibrata sulla base del quadro clinico, radiologico e sulle esigenze del paziente avendo come obiettivo il controllo dei sintomi, la minimizzazione della disabilità, l’educazione del paziente alla gestione della patologia e, nel lungo termine, migliorarne la qualità della vita. Negli ultimi anni la protesi monocompartimentale del ginocchio (UKA) ha riscontrato un aumento di popolarità grazie ai risultati incoraggianti mostrati. La protesi monocompartimentale può determinare un sollievo dal dolore duraturo e soddisfacenti risultati clinici in più del 90% dei pazienti. Inoltre, design di impianti moderni e nuovi materiali forniscono un notevole miglioramento della sopravvivenza a lungo termine rendendo questa procedura chirurgica gold standard nel trattamento del singolo compartimento con osteoartrosi. L’aumento del numero di interventi di protesi monocompartimentale ha portato a nuovi studi con un conseguente miglioramento delle conoscenze sia nell’ambito della biomeccanica articolare e dei materiali sia a più mirate indicazioni all’intervento. Insieme all’atto chirurgico attualmente è di grande attualità il Fast Recovery, l’approccio che consente oggi di migliorare il decorso postoperatorio, con un più veloce e benefico recupero ed una significativa diminuzione dei tempi di ricovero attraverso un approccio clinico integrato e multidisciplinare.

 

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