La presenza di un’onda J in più derivazioni ECG ed il riscontro di un segmento ST dopo onda J di morfologia orizzontale rappresentano un substrato altamente aritmogeno nei pazienti con Sindrome di Brugada. È quanto emerge da uno studio nipponico di coorte che ha reclutato 460 pazienti con Sindrome di Brugada (età media 52 ± 14 anni, di cui 432 di sesso maschile).

Noninvasive Cardiac Screening in Young Athletes With Ventricular Arrhythmias
Il Dipartimento di Scienze Cardiache, toracica e vascolare, e il Dipartimento di Scienze Mediche Diagnostica e Terapie Speciali dell'Università di Padova hanno posto l’accento sulla importanza delle indagini cardiache non invasive in atleti con aritmie ventricolari nel corso di un programma di screening per il rilascio di idoneità agonistica.

Il protocollo prevedeva ecg basale, test da sforzo, ecocardiografia bidimensionale color doppler, ecg dinamico secondo Holter delle 24 ore, la ricerca di potenziali tardivi ventricolari e, in alcuni casi selezionati, la RMN cardiaca con mezzo di contrasto. Il gruppo di indagine era costituito da 145 atleti di età media 17± 5 anni. Nell’85% dei reclutati l’ecg di base è risultato normale. Aritmie ventricolari sono state rilevate, inizialmente, durante il test da sforzo (85%) e nei restanti casi (15%) nel monitoraggio Holter e all’ecg di base. Nel 56% dei soggetti i complessi ventricolari prematuri risultavano scomparsi durante l'attività fisica. Extrasistoli ventricolari durante il monitoraggio Holter erano in media 4.700 nelle 24 ore prevalentemente monomorfe (88%), singole, e/o in coppie (79%). In 29 soggetti (20%), l’ecografia cardiaca ha rilevato prolasso della valvola mitrale, in 4 (3%) cardiopatie congenite e in 5 atleti (3,5%) anomalie cinetiche regionali del ventricolo destro. Diagnosi di cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è stata definita solo in un singolo caso mentre la RMN cardiaca con mdc ha evidenziato anomalie cinetiche regionali del ventricolo destro in 9 su 30 atleti. Complessivamente, quindi, il 30% degli atleti valutati sono stati considerati a rischio di aritmie ventricolari potenzialmente pericolose, mentre negli atleti asintomatici e con l’ecg basale, prevalentemente normale, la maggior parte delle aritmie ventricolari può essere messa in risalto attraverso i test di screening non invasivi. In conclusione, lo screening cardiaco con esami non invasivi rimane uno strumento fondamentale per l'identificazione di un possibile substrato patologico  e per la caratterizzazione di instabilità elettrica.

 

The American Journal of Cardiology, Volume 111, Issue 4, 15 February 2013, Pages 557-562
Alexandros Klavdios Steriotis, Andrea Nava, Ilaria Rigato, Elisa Mazzotti, Luciano Daliento, Gaetano Thiene, Cristina Basso, Domenico Corrado, Barbara Bauce

 

Presentato al meeting annuale della American Academy of Orthopaedic Surgeons di Chicago, il dottor Samir Metha, responsabile del Servizio di Ortopedica della Penn Medicine dell’Università della Pennsylvania, e collaboratori hanno condotto una  meta-analisi dell’influenza del fumo sulla guarigione della frattura e di infezione post-operatoria dimostrando che fumare potrebbe influenzare il modo in cui le ossa si saldino dopo frattura.